tiziano noce
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Buongiorno.Volevo raccontarvi la mia esperienza recensendo questo luogo ma non solo, anche l'Uomo che ha reso possibile tutto questo. Ho quasi cinquant'anni ed alla pratica del karate mi sono avvicinato all'età di 10 a Napoli. Sono stato appassionato da sempre di Arti Marziali perché nell'immaginario comune il concetto principale è che chi pratica Arti Marziali è chi senza uso delle armi, dunque a mani nude, e quindi in qualsiasi momento della propria vita, può mettersi a difesa di chi purtroppo non sa o non può difendersi in sostanza dei più deboli. Un Supereroe buono che crede nella lealtà, nella sincerità e nel valore più grande in assoluto e cioè il bene che deve sempre vincere contro il male proprio come tutti quei film che sin da piccoli ci hanno fatto sognare un mondo dove il male Non vince MAI. Anche se nella realtà purtroppo ben sappiamo che così non è. Ero solo un ragazzino quando ad un raduno in provincia di Roma fu presentato a tutti i partecipanti il M° Dario Marchini. All'epoca aveva già vinto più volte i Mondiali di Karate. Non fu la lunga presentazione di tutti gli eventi vinti che ci affascinò e ci lasciò senza fiato ed a bocca aperta, bensì l'esecuzione di un Kata "combattimento contro più avversari Immaginari "Bassaidai". Ricordo chiaramente ancora oggi la sua profonda concentrazione i suoi movimenti, una forma, una Potenza da farti vivere emozioni forti, un' illuminazione. Come vedere una pantera ad una distanza di soli un paio di metri senza alcuna recinzione. Una grande emozione davvero, fu amore a prima vista. Feci una foto a quell' Uomo durante quel raduno e la misi come prima immagine nel mio album dei ricordi nella speranza di incontrarlo nuovamente. Ero un ragazzino ma volevo tanto essere come lui. Nel 1995 dopo essere entrato come Ufficiale dei Bersaglieri a Milano nonostante la notizia del mio trasferimento da Napoli a Milano e quindi lontano da tutti i miei affetti, l'unica cosa in assoluto che mi diede forza e coraggio era che il mio sogno si poteva avverare, speravo di poter incontrare nuovamente quell'uomo che da anni era rimasta solo un'immagine nel mio album dei ricordi. Non sapevo assolutamente se insegnasse o se solo si allenasse presso un Dojo a Milano, non sapevo dove non sapevo nulla, sapevo solo che volevo tanto rivederlo e ritornare a vivere quell'emozione che avevo vissuto da ragazzino. Il mio vecchio M° mi disse di provare all' indirizzo di Via Friuli al 65 e mi concesse un nulla osta con una lettera di presentazione per poter praticare Karate in quest' altra scuola. Una grande emozione durante tutto il tragitto fatto in Autobus dalla Caserma a quell'indirizzo. Ero in una città nuova e tutto mi sembrava così surreale. Sul citofono, per poter accedere al Dojo, composi il N°108 ed una volta citofonato, percorsi una ventina di metri mi ritrovai davanti ad un'altra porta dove sulla Targhetta prima di entrare lessi " Studio Shirai Accademia Del Karate", ma non sapevo se ci fosse lui. Quando entrai con immenso piacere lo vidi insegnare, non potevo crederci, ero davvero felice un sogno ad occhi aperti si stava realizzando. Da quel giorno mi iscrissi in questa scuola ma a causa del lavoro ed altri problemi lasciai la pratica del karate per più di dieci anni e dopo aver trovato un'equilibrio con il mio vecchio lavoro ripresi nel 2012 ed ancora oggi pratico Karate con quell' Uomo che oggi più che mai ti trasferisce delle emozioni fortissime. Auguro davvero a tutti coloro che vogliono diventare delle persone migliori di avere la possibilità di viverlo sul Tatami anche solo una volta nella vita. Un Uomo, un Vulcano, una Pantera, l' Antologia del Karate, la perseveranza fatta persona, un fuoriclasse. Grazie M° Marchini mi sento fortunato ad averla incontrata. Grazie per i valori che ci trasmette. Grazie x essere sempre presente e soprattutto grazie per farci capire ogni giorno che il limite al requisito di un uomo è solo quello che noi stessi nella nostra mente ci poniamo. Una frase storica nei Bersaglieri cita " il cuore oltre l' ostacolo" Lei ne è un esempio concreto.
